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Il Borgo marinaro di Le Grazie

Le Grazie è una frazione del comune di Porto Venere e una borgata marinara che partecipa al Palio del Golfo ,evento principale della Festa del mare della Spezia. Nel 2007 Le Grazie è stata denominata “La Città dei palombari e dell’ “iperbarismo” essendo l’unica sede, su tutto il territorio nazionale, di organismi specializzati legati alla subacquea.

Di particolare importanza è la produzione locale del rinomato vino Soetto del Golfo.

Le Grazie è sede di numerose cave di marmo Portoro, come quella del Monte Muzzerone, una pregiata varietà di marmo nero e giallo tipica della zona della Spezia. Il suo aspetto lo rende idoneo a realizzazioni artistiche e di pregio. Denominato “Giada di Porto Venere”  per il colore nero intenso e brillante con venature dorate ,il marmo portoro venne utilizzato già in epoca romana nella costruzione di magnificenti ville imperiali.Risale al II secolo a.c. la grande strada del Cardo-Decumanus della vicina città di Luni pavimentata con marmo Portoro; anche nell’anfiteatro di questa città, risalente al I secolo a.C., si possono vedere esempi dell’uso di questo marmo nelle mura perimetrali.Dal porto di Luni,tanto bella da essere scambiata per Roma partivano i famosi marmi che fecero grande la Roma imperiale di Augusto.

Largo uso di questo marmo venne fatto sempre da parte dei Genovesi per costruire facciate, colonne portanti e rivestimenti interni delle ville costruite lungo la riviera ligure.

Anticamente venivano estratti piccoli blocchi usati poi nella costruzione delle abitazioni della zona di Portovenere.

Tenuta di Venere, la cui costruzione iniziò alla fine del 1800 è realizzata tipicamente con prezioso portoro a testimonianza di una antichissima tradizione.

All’inizio del XIX secolo l’uso di questo marmo si diffuse anche al di fuori della Liguria in particolare in Francia, Belgio e Svizzera per abbellire palazzi e castelli come quelli di Versailles, Marly e Compiegne. Più recentemente venne esportato anche negli Stati Uniti dove per esempio si rivestì la sala di proiezione della Paramount.

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Marmo Portoro
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Anfiteatro di Luni
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Mosaico

SANTUARIO NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE

Il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, fu opera di un gruppo di monaci provenienti dalla vicina isola del Tino intorno all’XI secolo. La chiesa è in stile tardo gotico, ad unica navata con volta a crociere. Il coro fu scolpito e intarsiato dal frate Paolo da Recco tra il 1496 e il 1501. Vi si può ammirare l’immagine della Vergine Maria, dipinta su legno e molto simile all’opera del pittore Andrea da Asti del 1424 conservata presso la La chiesa di Santa Maria della Castagna a Genova Quarto. Nel primo altare della parte destra è la tavola di scuola pittorica toscana che raffigura Santa Margherita da Cortona, databile alla prima metà del XVI secolo; nel terzo altare di sinistra il Miracolo di san Venerio di Giovanni Battista Casoni; nel successivo una Madonna col Bambino e santi, attribuibile al pittore Domenico Fiasella; il grande dipinto ritraente San Francesco che implora il perdono di Assisi è opera di Domenico Piola.

La devozione dei fedeli è ancora oggi continua, soprattutto in occasione della festa della Natività di Maria che qui si celebra l’8 settembre.

Durante i festeggiamenti che si tengono nell’ omonimo borgo di Le Grazie, alla solennità religiosa si uniscono da tradizione appuntamenti gastronomici dove stand gastronomici offriranno ai partecipanti le specialità locali come le fritture di pesce, i muscoli(le cozze) ripieni, il polpo in umido, gli spaghetti di muscoli.

Il Santuario di Nostra Signora delle Grazie
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La Madonna delle Grazie

VILLA ROMANA DEL VARIGNANO

La Villa romana del Varignano è situata in una posizione particolarmente felice, al fondo di una piccola valle ricca di acque, fronte mare, circondata da un fundus coltivato a oliveto. Le indagini archeologiche hanno messo in luce una grande villa con approdo privato che ebbe una vita lunga, compresa tra la fine del II secolo a.C. ed il IV secolo d.C.; in questo arco di tempo la villa fu demolita, ricostruita e restaurata più volte, ampliandone la superficie ed arricchendola di fabbricati destinati alla produzione dell’olio. In particolare l’eccezionale conservazione dello spazio produttivo con i torchi oleari, di età sillana, consente di ripercorrere tutte le fasi di produzione dell’olio così come descritta nei trattati antichi, dalla conduzione dell’oliveto all’immagazzinamento. La villa si arricchisce nel I secolo d.C. di strutture finalizzate al comfort padronale, quali un impianto termale ed una grande cisterna per la raccolta dell’acqua. La villa conserva esempi di preziosi mosaici policromi a testimonianza di un’edilizia residenziale di elevata qualità.

Affresco,particolare
Frantoio

MONTE MUZZERONE

Il Monte Muzzerone, raggiungibile in pochi minuti direttamente dalla struttura tramite i sentieri che attraversano il parco naturale, è una meta famosa per le arrampicate sulle sue pareti a strapiombo sul mare. Offre aree di ristoro e una spettacolare vista spaziando dalle Alpi Apuane, Porto Venere e l’isola Palmaria fino alla Corsica.

Un forte ottocentesco e una cava di Portoro dismessa caratterizzano un paesaggio di rara bellezza. Scoperta e valorizzata per le loro esercitazioni negli anni ’70 da parte degli incursori della Marina Militare di base a Le Grazie, la parete del Muzzerone è ora un’importante meta per gli appassionati di arrampicata di tutti i livelli.

Arrampicata
Scorcio panoramico

PALIO DEL GOLFO

Il Palio del Golfo è un’antica manifestazione remiera che si tiene la prima domenica di Agosto nel Golfo di La Spezia nello specchio d’ acqua della Passeggiata Morin. II tradizionale lancio dei paracadutisti acrobatici della Marina Militare e la commemorazione dei caduti del mare precede l’inizio della gara con Il suggestivo momento suggellato dal suono del “silenzio”. La sera della gara la festa si conclude con uno spettacolo pirotecnico, particolarmente godibile dalle colline circostanti il golfo.

Il Palio del Golfo

PORTO VENERE

Le origini più antiche del borgo vengono fatte risalire al VI secolo a.C. e alla presenza dei popoli Liguri, le prime datazioni storiche di Porto Venere risalgono a Claudio Tolomeo nel 150 d.C. e all’Itinerario Marittimo dell’imperatore Antonino Pio del 161 d.C. dove il borgo viene segnalato come tappa tra le località di Segesta Tigulliorum (l’odierna Sestri Levante) e Luni.

ll nome latino del borgo Portus Veneris, deriva dal tempio dedicato alla dea Venere Ericina, che sorgeva sul luogo stesso su cui oggi è la chiesa di San Pietro. Secondo il mito, la dea era nata dalla spuma del mare, abbondante proprio sotto quel promontorio.

Il borgo antichissimo, di epoca romana e bizantina, sorgeva nell’odierno piazzale Spallanzani ed è oggi interamente scomparso. Tra il VIII e XI secolo il borgo subì dapprima le incursioni normanne e poi, nei secoli successivi, quelli di saraceni e turchi. Dal X secolo Porto Venere fu possedimento feudale dei signori di Vezzano che lo cedettero nel 1139, alla Repubblica di Genova così divenne un caposaldo fortificato nell’estremo Levante ligure. Sempre al dominio di Genova si devono le successive fortificazioni nel territorio di Porto Venere: la batteria di San Francesco e il forte di Sant’Ambrogio e, nei pressi della Palmaria, della fortezza di Torre Scola nel 1606. Perduta la sua importanza militare, ancora ai primi del XVIII secolo il borgo mantenne la sua importanza di scalo marittimo commerciale, soprattutto del vino della Palmaria e del marmo Portoro.

Apprezzata località di villeggiatura e meta di artisti di fine Ottocento e inizio Novecento, tra i suoi visitatori più celebri vi fu Lord Byron, illustre poeta romantico al quale è dedicata la suggestiva e famosissima grotta presso lo sperone di roccia sottostante la chiesa di San Pietro. Nel 1997 Porto Venere, insieme con le isole Palmaria, Tino, Tinetto e le Cinque Terre è stata inserita tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Per la sua inconfondibile bellezza Porto Venere viene spesso scelta come luogo per le riprese di importanti spot pubblicitari a livello internazionale.

Chiesa di San Pietro

PALMARIA

L’isola Palmaria è la più grande dell’arcipelago del Golfo dei Poeti e di tutta la Liguria. Immersa nel parco naturale delle Cinque Terre offre percorsi di rara suggestione. La sua costa caratterizzata ad occidente da alte falesie a picco sull’acqua, presenta molteplici grotte come la Grotta Azzurra, visitabile in barca, e la Grotta dei Colombi, raggiungibile solo calandosi con delle corde. A levante numerose incantevoli spiagge caratterizzano la costa.

La Grotta Azzurra

ISOLA DEL TINO

L’isola del Tino,fra le tre isole del Golfo è considerata l’ “intermedia, sia come dimensioni, sia come posizione. A Nord infatti troviamo l’isola Palmaria, la più estesa, mentre a Sud vi è l’isolotto del Tinetto, di dimensioni più ridotte.

La fama dell’isola del Tino in particolare nell’ultima fase dell’età romana e nel periodo del Medioevo deriva dal fatto che lì San Venerio attorno all’ 600 decise di ritirarsi in solitudine e di dedicarsi alla preghiera. Sull’’isola nel XIX secolo è stato costruito il faro di San Venerio, santo protettore del Golfo e dei Fanalisti d’Italia che guida i naviganti in questa parte di Mar Ligure, coprendo il settore che confina a nord ovest con la Lanterna di Genova e a sud con il faro di Livorno.

L’isola è in uso alla Marina Militare ma il 13 settembre in occasione della festa Santo Patrono è possibile visitarla per ammirare la sua bellezza selvaggia e protetta, il faro, il museo e gli insediamenti storici.

Il Faro del Tino
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Famiglia di delfini

LA SPEZIA

 La Spezia,il capoluogo, offre diverse attrattive ai suoi visitatori.Sul lungomare è possibile ammirare il moderno Ponte Thaon de Revel che collega la passeggiata al porto turistico Mirabello attraverso una struttura di oltre centocinquanta metri di lunghezza con pregiate finiture in legno esotico abbinato all’acciaio bianco della struttura.

La camminata è valorizzata da palme che decorano la passeggiata Costantino Morin che prosegue poi lungo viale Italia dove è possibile ammirare i lunghi giardini pubblici progettati nel 1825 ,conosciuti per la grande varietà botanica di specie che contengono al loro interno. Vennero progettati e costruiti nell’ottocento e più precisamente nel 1825 era già presente un parco.

All’interno dei giardini pubblici è presente anche il monumento a Giuseppe Garibaldi, statua equestre del 1882 ad opera di Antonio Garella in onore di questo personaggio che diverse volte ha soggiornato a La Spezia.

A breve distanza si trova l’arsenale della Marina Militare progetto di Camillo Benso Conte di Cavour, inaugurato nel 1869. Al suo fianco si trova il Museo tecnico navale, il più importante del suo genere di tutta Italia dove si possono ammirare i modellini dei vascelli delle marine fino al secolo scorso, oltre che numerose polene ,decorazioni in legno che venivano apposte sulle navi, risalenti anche al XV secolo.I reperti sono divisi in : sala delle armi antiche, sala delle armi subacquee e sala dei mezzi d’assalto.

Corso Cavour e Via del Prione costituiscono il cuore del centro storico e commerciale della città. Negli spazi occupati dal convento di San Francesco da Paola, si trova oggi il Museo Civico Amedeo Lia. Aperto nel 1996 mette in mostra le diverse opere  di proprietà del collezionista Amedeo Lia che decise, ancora in vita, di donarle al comune di La Spezia.

In piazza Mentana, al termine di via del Prione si trova il più importante teatro di tutta La Spezia, il Teatro civico, il più antico della città costruito a partire dal 1840 seguendo lo stile neoclassico . Una delle maggiori particolarità del Teatro Civico è la cupola apribile sulla quale sono state disegnate le costellazioni zodiacali che, nelle sere d’estate, possono essere ammirate dal vivo con l’apertura della struttura. 

Il castello di San Giorgio, sulle prime colline della città sovrasta il centro abitato. La struttura originaria venne costruita durante il XIII secolo per controllare il territorio circostante . Il castello di San Giorgio è stato recuperato ed è possibile visitarlo. 

La Cattedrale di Cristo Re in Piazza Europa è stata costruita nella seconda metà del secolo scorso, dove sorgeva un convento di cappuccini. 

Il progetto originale venne scelto nel 1930. La posizione rialzata del colle conferisce alla cattedrale grande monumentalità. La struttura circolare con un diametro di circa cinquanta metri  vanta con un grande sagrato.

Passeggiata Morin,La Spezia.
Castello San Giorgio,La Spezia.

LE CINQUE TERRE

Le Cinque Terre patrimonio dell’Unesco dal 1997, rappresentano un’armoniosa interazione millenaria stabilitasi tra l’uomo e la natura volta a creare un paesaggio culturale di valore eccezionale. L’opera dell’uomo, nei secoli, ha infatti modellato il territorio aspro e accidentato costruendo i famosi terrazzamenti sui declivi a mare, per sfruttare il più possibile i terreni posti in forte pendenza sul mare, creando così uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria e del Mondo.

Nei punti in cui il mare si insinua nella costa frastagliata sorgono i borghi con le loro case colorate, snodati a seguire la naturale forma delle colline.

Storicamente le tribù liguri rappresentarono un forte ostacolo alla romanizzazione del territorio, tanto che i Romani si insediarono e concentrarono le loro attività nella piana lunense nella Val di Magra fondando Luni.

I borghi delle Cinque Terre hanno avuto origine, nella struttura attuale, nell’XI secolo, quando le popolazioni dedite alle attività agricole della Val di Vara per la crescita della popolazione e per la minaccia musulmana superarono la catena costiera che la separava dal mare ed andarono a stabilirsi sul litorale marino, formando i cinque paesi sfruttando così le risorse del mare.

 Minuscole insenature, baie, spiaggette tra gli scogli sono la caratteristica, un paesaggio unico al mondo con mare cristallino. RIOMAGGIORE, MANAROLA, CORNIGLIA, VERNAZZA e MONTEROSSO non sono solo natura, sole e spiagge. I cinque borghi marinari racchiudono piacevoli sorprese nella loro tipica architettura in cui si evidenzia la storia di queste terre. I santuari mariani innanzitutto, collegati tra loro da sentieri e raggiungibili anche in macchina, i resti dei castelli e delle fortificazioni murate eretti per contrastare la minaccia saracena e le chiese nel tipico stile gotico-ligure che le contraddistingue saranno metà di giornate indimenticabili.

RIOMAGGIORE
VERNAZZA
MONTEROSSO
MANAROLA
CORNIGLIA
INCREDIBILE VISTA RAGGIUNGIBILE IN 10 MINUTI PERCORRENDO IL SENTIERO DIRETTAMENTE DA TENUTA DI VENERE
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